Lo Studio del Linguaggio nel Tempo

La Storia della Glottologia

Le diverse lingue, la loro nascita e la loro evoluzione sono sempre state oggetto d'attenzione da parte di numerosi studiosi che, sin dai tempi antichi, hanno cercato di analizzarle cercando di dare al linguaggio una collocazione storica e geografica, oltre che studiare la capacità dell'uomo di parlare e capire la lingua.

Il primo a svolgere studi linguistici, motivato dalla necessità di conservare i testi sacri nella loro versione originale, fu un grammatico indiano P?nini, il quale, nel IV secolo a.C., definì le caratteristiche della grammatica sanscrita.

Più tardi i Greci scelsero di studiare i rapporti tra la lingua e la logica, concentrandosi in modo particolare sullo stile e la retorica.
Aristotele, convinto che le lingue fossero la conseguenza di una convenzione stabilita tra gli uomini, studiò a lungo il linguaggio umano, dando un importante contributo alla grammatica, offrendo la prima definizione del nome, del verbo, della qualità e del caso.

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La glottologia moderna invece riconosce tra i suoi fondatori Luigi Ceci, un importante linguista e glottologo italiano, vissuto nella seconda metà del 1800 e nei primi decenni del 1900, e il suo successore Antonino Pagliaro, altra importante figura linguistica italiana. Entrambi si dedicarono allo studio delle lingue, attraverso lo studio di testi antichi, e applicandosi soprattutto all'analisi delle lingue indoeuropee.
Successivamente ci si è occupati anche delle altre numerose famiglie linguistiche, sino a creare un quadro piuttosto completo di tutte le lingue esistite ed esistenti.


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